mercoledì 27 aprile 2011

Fragilità e Desiderio di Luce


Camminavo assorto
il Venerdì Santo,
un pomeriggio di sole
e folate di vento
sul mio volto teso.
Il silenzio del mondo
era musicato dal vocìo
dei prati verdeggianti,
lo sguardo si perdeva
nei mille segni di vita.
Un soffione tremulo,
ma sullo sfondo
lo slancio indomabile
dell'albero amico.
Fragilità che geme,
ma desiderio di luce
nel blu dell'Infinito.
Bellezza del Creato:
Silenzio divino
che parla all'anima.

2 commenti:

Anna Maria Errera ha detto...

...simmetrie nascoste: sorriso divino che rasserena l'anima. Grazie Luigi

Marty ha detto...

la musique de la nature qui fait
rêver !
grazie mille for your visits and
kind words ! they make me happy !
have a nice day !
bisous